5 per mille 2006: il gioco non è ancora concluso

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La realtà vissuta è molto più complessa di quella descritta.
Con questa frase ermetica attiro la vostra attenzione su un tema minoritario (per il numero degli enti coinvolti) ma particolarmente importante per l’anelito di giustizia e di equità che dovrebbe alimentare le nostre coscienze.
5 per mille.
2006.
Liquidazione delle somme.

Ciò che sappiamo è che c’è una doppia casistica:
a. chi ha inviato i dati dell’appoggio bancario o postale (in forma digitale – anche in occasione dell’iscrizione al 5×1000 2008 – o cartacea)
b. chi non ha inviato questi dati perché, ad esempio, non ha conto corrente presso banca o posta

I casi sub a. dovrebbero aver già ricevuto le somme
I casi sub b. dovrebbero essere contattati o da DRE o da Banca d’Italia per concordare le modalità del saldo

Da due interventi recenti (li trovate qui) pare che invece alcuni “sub a.” non abbiano ricevuto alcuna comunicazione né somma.

Perché?
Io non ne ho idea; si potrebbe inviare una richiesta scritta alla DRE di competenza (qui) e alle filiali regionali (qui), per capire cosa succede, chiedendo una risposta scritta alla vostra.

Fateci sapere.

Carlo Mazzini

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2 commenti

  1. Caro Mazzini,
    la casistica relativa al FVG (due Associazioni prive di Conto Corrente qualsivoglia su 200 e più monitorate dal nostro Centro Servizi Volontariato), ci dice che qs. ultime non sono state ancora contattate nè dalla DRE, nè tantomeno dalla Banca d’Italia; abbiamo suggerito loro di usare il fac-simile di richiesta scritta da voi proposto sopra, e vedremo cosa ne sortirà.
    Per tutte le altre (casi sub.a) anche qui in FVG si è assistito a una inspiegabile sequenza di accrediti del 5 per mille 2006 spalmata su più di un mese e mezzo di lasso di tempo senza alcuna apparente motivazione che quella di risiedere in zone “sfortunate”(l’ultima comunicazione di accredito mi è arrivata ieri da un’Ass. di Moggio Udinese che ha il grave difetto di risiedere nella Carnia – ridente area montuosa della Provincia di Udine forse un po’ fuori mano…).
    Un altro problema poi ci viene sottoposto da quasi tutti i felici percipienti: e lo spettro della rendicontazione che fine ha fatto?
    Ricordo di avere letto su un vecchio numero di “Vita” – Nonprofitonline del 16/04/ 08 che qs. nuovo elemento era stato introdotto per la prima volta dalla Finanziaria per il 2008 (Legge 244/07, art. 3 § 6) con l’obbiettivo dichiarato di consentire una verifica del corretto impiego delle somme erogate; e addirittura che le somme non rendicontate (udite, udite) dovranno essere restituite; ora, modi e tempi di recupero avrebbero dovuto essere definiti da un Decreto del Presidente del Consiglio, come pure – immagino – la modulistica per rendicontare: come mai non se ne sa nulla? E soprattutto la rendicontazione è a valere sulle somme erogate a partire del ” 5 per mille “2008 o ha valore retroattivo?
    Ciò vi chiedo perchè ho avuto sott’occhio circolari di Movimenti a carattere nazionale che nel distribuire localmente quote del ” 5 per mille “- Annualità 2006 raccomandano testualmente:”Delle spese sostenute andranno conservati ( e poi trasmessi all’Amministrazione nazionale) validi giustificativi di spesa e il rendiconto redatto secondo le indicazioni che verranno inviate in un secondo tempo perchè non ancora emesse dal Ministero competente e dall’Agenzia delle Entrate”.
    Che dire? Cosa comunicare alle ns. Associazioni che non hanno nenche il tempo di gioire che già si vedono vessate da qs. ulteriori incombenze? Non è una ridondanza visto che il Ministero delle Finanze potrebbe ottenere queste informazioni consultando il normale bilancio di una onlus?
    Chiediamo umilmente lumi.
    Con stima immutata
    Andrea Vuano

  2. AV chiede: “Non è una ridondanza visto che il Ministero delle Finanze potrebbe ottenere queste informazioni consultando il normale bilancio di una onlus?”
    La questione è quella della rendicontazione.
    Chiariamo un aspetto: la rendicontazione “separata” del 5 per mille è obbligatoria solo per le somme che si riceveranno per il 5 per mille 2008, quello ancora da conteggiare, tanto per intenderci.
    No 2006, no 2007.
    Diciamo che se ci arriverà nella seconda metà del 2009, dovremo rendicontarla entro la seconda metà del 2010.
    Scusate, ma ORA è questione che non mi interessa proprio.

    Ciò che fanno le organizzazioni di secondo livello, ciò che chiedono alle loro affiliate … Vedi sopra. Se distribuiscono il 5 per mile loro destinato sulle realtà locali, il rapporto e le obbligazioni tra centro e periferia sono di tipo “privato”. Le grane (con l’amministrazione fiscale) restano a mio avviso alla sede centrale. Il che non vuol dire che la sede locale possa utilizzare le somme “allegramente”. L’erogazione da parte del centro deve essere vincolata ad un utilizzo specifico.
    Se poi, le associazioni nazionali mettono già sul “chi va là” le periferiche parlando di decreti non ancora emessi da Ministero Economia, non so che dire. Ribadisco, l’obbligo attiene le somme che arriveranno dalla terza annualità, nelle scadenze che presumo siano quelle sopra riferite.

    Sul primo aspetto (erogazione a macchia di leopardo), il mio consiglio è che direttamente il Centro di Servizio si faccia carico e portavoce di una istanza (per conto dei propri assistiti) relativa la conoscenza dei tempi e dei modi (criteri) di erogazione delle somme.

    Bisogna muoversi ufficialmente, magari coinvolgendo anche la stampa.

    Cordiali saluti

    Carlo Mazzini

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