Bocciati emendamenti 5 per mille (ed altri), tra assenze, frottole ed anime belle

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vltSiamo alla Camera, V Commissione, esame del ddl di Stabilità. Week end lavorativo per i nostri deputati. Stavo pedinando tre emendamenti particolarmente importanti per il non profit e che riguardavano

– Aumento della dotazione 5 per mille 2014 da 400 a 500 milioni

– stabilizzazione dell’imposta di registro a misura fissa per acquisti a titolo oneroso da parte di Onlus

– norma ICI / IMU che equipara la non commercialità IMU a quella delle altre norme fiscali sulla tassazione sul reddito

Lo dico chiaramente: o presentano questi emendamenti perché non hanno nulla da fare, o non sanno di cosa parlano quando votano in Commissione (e in assemblea). Infatti non ce ne è andato bene nemmeno uno.

– Aumento della dotazione 5 per mille 2014 da 400 a 500 milioni

Questo l’emendamento 1.1683

Al comma 131, sostituire le parole: 400 milioni con le seguenti: 500 milioni.

Conseguentemente, al comma 524 aggiungere, in fine, le parole:, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 100 milioni di euro per l’anno 2014.

Fauttilli Federico, Santerini Milena, Binetti Paola

Venerdì 13 – l’ho dicevo che portava sfiga, ecco la relazione dell'”alta” discussione per far fuori l’innalzamento a 500 milioni del tetto del 5 per mille.

 Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente agli emendamenti presentati al comma 131, invita al ritiro dell’emendamento Fauttilli 1.1683 ed esprime parere favorevole sull’emendamento Cariello 1.1044, limitatamente al comma 131-ter.   Gian Luigi GIGLI (PI) sottoscrive l’emendamento Fauttilli 1.1683 e ne chiede l’accantonamento, sottolineando che esso mira a limitare l’impiego per scopi non pertinenti delle risorse derivanti dalla scelta del 5 per mille.

Il viceministro Stefano FASSINA, nel ritenere condivisibile in linea di principio l’obiettivo dell’emendamento, sottolinea che vi è un problema di scarsità di risorse. Rileva tuttavia che nella legge di stabilità 2014 si riserva alle scelte operate con il 5 per mille un importo maggiore rispetto agli anni trascorsi.

Gian Luigi GIGLI (PI) ritira l’emendamento Fauttilli 1.1683.

Mettiamo le cose a posto. L’emendamento al 131-ter è l’allargamento dell’8 per mille statale alla messa in sicurezza dell’edilizia scolastica in merito alle norme antisismiche. Ci sta.

Marchi del PD invita al ritiro dell’emendamento relativo all’aumento del tetto del 5 per mille; qualcuno avverta Renzi, ce ne è un altro da rottamare. Gigli, che è dello stesso partito di chi ha proposto l’aumento, partito che è “Per l’Italia” (pensa se fosse stato “contro”), sottoscrive l’emendamento e coerentemente chiede l’accantonamento; poi qui si fa ancora più confuso “esso mira a limitare l’impiego per scopi non pertinenti delle risorse derivanti dalla scelta del 5 per mille”. Esso chi? L’emendamento? L’accantonamento? E’ una frase che comunque messa non ha senso.

Allora interviene Fassina, Viceministro PD dell’Economia. Per mettere le mani avanti dice che era d’accordo con l’emendamento (quindi con aumentare a 500 milioni il tetto 5 per mille) ma non ci sono soldi, e che comunque in questo ddl “si riserva alle scelte operate con il 5 per mille un importo maggiore rispetto agli anni trascorsi”.

Fassina ha raccontato una frottola, panzana, bugia, falsità, menzogna, invenzione, storia, favola, fola, fandonia.

Fassina vorrebbe che dicessimo “Per fortuna che c’è il Governo Letta che ha messo 400 milioni, e signora mia, quanto siamo fortunati ad avere le larghe intese che almeno ci danno 400 milioni, perché nel passato – signora mia, lo sapesse – i governi passati, che per inciso erano tenuti in piedi dalla stessa maggioranza di questo governo, erano stati così cattivi da destinare soltanto … 400 milioni!”

Renzi: ce ne è un altro da rottamare; conta balle, e non è bello.

– Stabilizzazione dell’imposta di registro a misura fissa per acquisti a titolo oneroso da parte di Onlus

Vi ricordate il rischio (ormai quasi certezza) che le Onlus corrono di pagare il 9% di imposta di registro a partire dal 1.1.2014? Ne ho parlato qui.

Fauttilli, sempre lui, evidentemente ben “suggerito” aveva presentato un emendamento che riportava a misura fissa l’onere per le Onlus

Dopo il comma 418 aggiungere il seguente:
418-bis. All’articolo 10, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, sono apportate le seguenti modificazioni:
   a) al comma 4 sono aggiunte in fine le seguenti parole: «salvo quanto previsto dal comma 4-bis»;
   b) dopo il comma 4 è aggiunto il seguente: «4-bis. Ai trasferimenti a favore di organizzazioni non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) si applica l’imposta di registro di euro 200 a condizione che la ONLUS dichiari nell’atto che intende utilizzare direttamente i beni per lo svolgimento della propria attività e che realizzi l’effettivo utilizzo diretto entro 2 anni dall’acquisto. In caso di dichiarazione mendace o di mancata effettiva utilizzazione per lo svolgimento della propria attività è dovuta l’imposta nella misura ordinaria nonché una sanzione amministrativa pari al 30 per cento della stessa imposta».

Dato che la regola d’oro è che ci sia chi ha presentato l’emendamento a difenderlo dalle forbici dei Presidenti e Relatori, il nostro evidentemente non c’era perché il Presidente afferma

Francesco BOCCIApresidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l’emendamento Fauttilli 1.1688 deve ritenersi accantonato.

– norma ICI / IMU che equipara la non commercialità IMU a quella delle altre norme fiscali sulla tassazione sul reddito

Questa idea non era male. Una delle cose di cui ci siamo lamentati in merito ai problemi dell’esenzione IMU è che si considera commerciale ciò che non lo è per altre imposte.

La proposta – di nuovo Fauttilli – è

521-bis. All’articolo 91-bis del decreto legge 24 gennaio 2012 n. 1, convertito dalla legge 24 marzo 2012 n. 27, dopo il comma 1, è inserito il seguente:
1-bis. Il requisito dello svolgimento, con modalità non commerciali, delle attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché delle attività di cui all’articolo 16, lettera a) della legge 20 maggio 1985, n. 222, di cui al comma 1, lettera i), articolo 7 del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 504, deve in ogni caso ritenersi assolto in relazione alle attività decommercializzate, esenti o escluse svolte dagli enti non commerciali con le modalità e nei termini previsti dalla vigente normativa fiscale, anche di settore, in materia di tassazione sul reddito.

Proposta che aveva un senso. Ed infatti viene ritirato con queste moine tra deputati:

Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro dell’emendamento Fauttilli 1.1734.

Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il parere espresso dal relatore.

Federico FAUTTILLI (PI) ritira il suo emendamento 1.1734.

Ce ne fosse stato uno che avesse detto il perché …

Fauttilli avrebbe dovuto dire: perché mi chiedete di ritirarlo? E governo e presidente di commissione avrebbero dovuto dire qualcosa. Ed invece no. Sono queste le larghe intese: si intendono anche se non parlano!

A cornice di tutto ciò fanno ridere – se non piangere – le parole di Edoardo Patriarca che oltre a fare il deputato fa anche il presidente dell’Istituto Italiano della Donazione e Presidente del Centro Nazionale del Volontariato.

Parole dette il 12 dicembre, quindi prima dell’ultima bocciatura dell’ultimo emendamento sul 5 per mille. Dice (dal comunicato stampa dell’IID, il rosso è il mio commento)

<<L’ultimo emendamento sul tema 5xmille non è rientrato nella legge di stabilità ma è stato comunque ritenuto ammissibile.

Che botta di fortuna

Per questo ora la parola passa al Governo, che può recuperarlo.

Infatti il giorno dopo Fassina – cioè il Governo – lo fa fuori.

Questo si auspica tutto il Terzo settore, di cui si sta facendo portavoce Edoardo Patriarca, Presidente dell’Istituto Italiano della Donazione e del Centro Nazionale per il Volontariato:

“Tutto il Non profit si è mobilitato per sostenere l’operazione salvataggio. È positivo il passaggio di Letta alla Camera sull’associazionismo: un primo passo concreto e necessario è il rafforzamento del 5xmille il cui fondo deve essere innalzato da 400 a 500 milioni. Agire in questo modo significa riconoscere concretamente il valore che il settore del volontariato riveste nella nostra società, specialmente in questa crisi, al fine di garantire servizi a ogni fascia di popolazione. Mi aspetto passi concreti già nelle prossime ore, perché la sussidiarietà deve diventare oggi pratica consolidata: l’associazionismo ha bisogno di essere valorizzato dal mondo della politica e deve essere visto per quello che concretamente può dare al Paese”.>>

Ecco, mi ricorda Candide (Voltaire) dove si legge

“Pangloss diceva qualche volta a Candido.

– Tutti gli avvenimenti sono concatenati nel miglior de’ mondi possibili, perché finalmente se voi non foste stato scacciato a pedate da un bel castello per amor di Cunegonda, se voi non foste stato messo all’Inquisizione, se non aveste scorso l’America a piedi, se non aveste dato una stoccata al barone, se non aveste perduto tutti i vostri montoni del buon paese d’Eldorado, voi non mangereste qui dei cedri canditi e de’ pistacchi. – Benissimo detto, rispondea Candido”

Ho capito chi è Candido, ma mi chiedo chi ricopra il ruolo di Pangloss. Chi gliela conta? O fanno tutto da soli?

Carlo Mazzini

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