Oggi – lunedì 17 marzo – sul Sole 24 Ore esce una Guida sul non profit dedicata alle tre misure dei “per mille”. Ok, sto facendo un “selfie” come si dice adesso. Ne ho scritto una quota parte, ma confesso i miei complici nelle persone di Elio Silva e Antonello Cherchi, in compagnia della sapiente coordinatrice Rossella Cadeo.
Nella Guida si parla soprattutto delle novità di quest’anno, che … non ve ne sono, giusto per fare lo spoiler, per rovinare il finale di un film comunque già visto e rivisto.
Allora è una guida inutile?
No, perché in tre pagine racchiude una serie di indicazioni che per recuperare ci mettete un bel po’ di tempo (a questo servono le guide!).
No, perché si parte da alcune considerazioni della Corte dei Conti per dire cosa non va messo o cosa va cambiato nella legge delegata che uscirà per la stabilizzazione e rendicontazione del 5 per mille.
No, perché si parla anche del 2 per mille (che vedrà la luce già quest’anno, lo sapevate?) e dell’8 per mille statale (ormai ridotto al lumicino)
No, perché c’è un’infografica molto chiara nella prima pagina che mette in risalto le differenze tra le tre misure dei “per mille”.
Allora, che aspettate? Correte in edicola.
Un altro “mai più senza” della vostra rassegna stampa!
Vi segnalo che giusto due anni fa, pubblicavo l’email di una cara amica, accorta direttrice di un’importante organizzazione, che lamentava le differenze tra 5 e 8 per mille e finanziamento pubblico dei partiti.
Se avete voglia, rileggete quello sfogo. E’ aria fresca, profetica.
Carlo Mazzini
