Lo dicevo un pò di tempo fa. E’ necessario che se ne parli, almeno su due versanti.
Il primo è quello della pubblicistica – se volete – tecnica, come proviamo a produrre qui ed altrove.
Il secondo versante è quello di far sapere all’universo mondo che “Houston, abbiamo un problema”. Su questo versante Gabriella Meroni su Vita ci informa di un’interrogazione dei deputati Bobba, Sereni e Soro nella quale si richiede la riformulazione dell’articolo 30 e del modello che anche loro ritengono vessatorio e sostanzialmente ingiusto.
In merito alla pubblicistica “tecnica” segnalo un pò di novità credo rilevante, aspettando contributi anche esterni di altre realtà.
E’ necessario che su ogni punto si facciano riflessioni, si stressino le singole dichiarazioni, anche perché come rappresentanti legali dichiarate sotto la vostra responsabilità, rischiando anche i vostri soldi (e degli altri amministratori, in primis i consiglieri).
Una iniziativa a mio avviso rilevante è quella del CSVnet (che per gli ignari è il coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato), che ha prodotto una guida molto completa, che analizza nella seconda parte tutti i punti della dichiarazione. Ho preso parte anch’io alla redazione di questa Guida Operativa. Per scaricarla, cliccate sull’immagine qui sotto.
Potete scaricarla anche andando nella parte pubblica dal sito infocontinuacsv.net (sito di informazione tecnica del CSVnet, dedicato ai Centri di Servizio).
Continua la pubblicazione su Vita (seconda ed ultima puntata – per ora) delle FAQ utili a capire il portato della dichiarazione. Già scrissi la prima parte, e Vita la pubblicò nel numero 36 a pag 25; la seconda puntata è nel numero 37 a pag 29.
Per chi non fosse abbonato a Vita, ricordo che c’è la possibilità di abbonarsi via web a prezzi veramente bassi (va bene, sembro Wanna Marchi!). Qui le condizioni di abbonamento.
Per finire, pubblico le ultime due puntate di suggerimento video/audio sempre sull’articolo 30, con la solita premessa: scusate la faccia.
Quarta puntata – Dichiarazioni 22 – 29
Quinta puntata – Dichiarazioni 30 – 38
Vi ricordo che in fondo alla homepage e ad ogni pagina trovate tutte e cinque le puntate
Carlo Mazzini
5 commenti
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Buongiorno Sig. Mazzini
Sono alle prese con la presentazione del modello eas e non so più cosa fare per venirne fuori.
L’associazione di cui faccio parte dal gennaio 2008, è stata fondata nel 1981 e nel 1983 è stata richiesta la partita iva.
Oggi ci accorgiamo che lo statuto stilato dai fondatori non è stato mai registrato, l’associazione ha sempre svolto attività culturale, i soci hanno sempre versato la quota di iscrizione, e in tutti questi anni sono state organizzate molte manifestazioni dove i soci pagavano per ogni manifestazione un quota di partecipazione.
Il commercialista che in tutti questi anni ha provveduto alla compilazione dei vari modelli f24 sembra che si sia avvalso delle agevolazioni fiscali previste per le associazioni.
Ora le chiedo se cortesemente può indicarci una eventuale soluzione per risolvere questo problema, o in alternativa una persona che ci possa aiutare.
Più che una persona, vi invito comunque a contattare un Centro di Servizio per il volontariato della vostra provincia.
In realtà se sono state organizzate alcune manifestazioni in ambito pubblico, potrebbero rientrare nelle raccolte pubbliche di fondi RPF, decommercializzate ai sensi del 143 e non del 148 (comunque con alcune condizioni tassative di rendicontazione, di occasionalità ecc). Nel caso dette manifestazioni e i relativi introiti fossero inquadrabili nelle RPF, avreste solo quote sociali. Quindi dovreste rispondere a tutte le dichiarazioni tranne la 35 e la 36.
Carlo Mazzini
Grazie per l’informazione, potrebbe indicarmi qualche Centro di Servizio nella zona di Milano?
http://www.ciessevi.org/