Novità sui 5 per mille vecchi dal Ministero del Welfare e da quello dell’Interno

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Ovviamente noi non c’entriamo nulla, ma a metà ottobre scrissi un articolo su Vita – in parte ripreso su questo sito – nel quale ponevo alcune domande, e la n. 4 all’incirca affermava: “5 per mille 2007 e 2008 non ancora erogati: a. quali sono le cause di questo ritardo, b. a quanto ammontano le somme non ancora pagate, c. quando i legittimi destinatari possono sperare di ottenere i soldi?”

Al quesito a) ha risposto a me personalmente – ed in parte ho riferito – la Direzione Generale per il Terzo Settore (Ministero del Lavoro)

Al quesito b) ha risposto con una comunicazione (riportata anche da Vita – che sbaglia nel titolo il soggetto che comunica i dati – e Nonprofitonline che, al pari di Vita copia ed incolla la Relazione del Ministero del Lavoro) la Direzione Generale per il Terzo Settore (Ministero del Lavoro). In sintesi la risposta è che per il 2008 hanno completato il 99,26% dei pagamenti (anzi della somma!) e per il 2009 siamo all’89,9%.

Al quesito c) doveva rispondere l’Agenzia delle Entrate o il Ministero dell’Economia, cosa che puntualmente … non ha fatto.

L’Agenzia delle Entrate deve comunicare ancora al Ministero del Lavoro ulteriori elenchi comprendenti anche alcuni enti inizialmente esclusi dal beneficio.

Di notevole interesse anche le disposizioni del Ministero degli Interni relativamente alla rendicontazione del 5 per mille ricevuto dai Comuni per le loro attività sociali. La Circolare è del 13 luglio scorso (la trovate qui) e si riferisce al 5 per mille 2009 (in quanto nel 2008 non erano stati inseriti tra i beneficiari).

Quel che sorprende – fino ad un certo punto – è che ciò che non è concesso alle non profit è concesso – seppur con un buffetto e un ammonimento tipo “birichino!” – alle pubbliche amministrazioni. Sapete che non dovete andare oltre l’anno, vero? Ricevete il 10 di agosto, dovete spendere tutto entro il 31 agosto dell’anno successivo. Per i Comuni, il Ministero afferma:

Qualora alla scadenza del periodo per l’invio della rendicontazione, sia stata impegnata tutta la somma ma non risulti ancora completato il procedimento di pagamento dell’impegno, dovrà essere fornita adeguata informazione  di tale circostanza  ed indicati i tempi previsti  per il pagamento della restante somma che deve  – comunque – avvenire in tempi ragionevolmente brevi. In tal caso, sembra superfluo far presente che con il pagamento di tutta la somma impegnata dovrà essere tempestivamente   inviato un nuovo modello di rendicontazione completo di tutti i dati.”

Niente da dire, anche se affidare ai Comuni l’interpretazione di “tempi ragionevolmente brevi” mi sembra un eccesso di ottimismo. Comunque registriamo che ciò che è di buon senso per i Comuni sarebbe ad oggi vietato al non profit.

Qui trovate lo schema di rendicontazione che i Comuni devono adottare.

Carlo Mazzini

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4 commenti

  1. Andrea Vuano on

    Caro Mazzini,
    prendendo visione della “Relazione sintetica delle attività istituzionali inerenti l’erogazione del contributo 5 per mille Anni 2008 e 2009”, partorita dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali più di un mese fa, mi è sorto un dubbio relativo al 2009: mentre per l’anno precedente si dice testualmente “poichè la legge ha previsto la possibilità di sanatoria per quelle posizioni inizialmente escluse perchè non in possesso dei requisiti,l’importo erogato è superiore a quello previsto per i soggetti ammessi al beneficio”, e infatti spulciando le cifre riportate si vede che dai 265 Mln per i soggetti ammessi e 12 Mln per gli esclusi si è passati alla fine a 270 Mln erogati, pari al 99,26%, con il recupero evidentemente di parte degli esclusi “sanati”; per il 2009 invece si parla di 274 Mln per gli ammessi e di 6 Mln per gli esclusi, con una liquidazione al momento di 246 Mln pari all’89% del totale “in attesa degli ulteriori elenchi dell’Ag. delle Entrate comprensivi dei soggetti inizialmente esclusi e riammessi in seguito”: ma di quale riammissione si tratta se non mi risultano per il 2009 decreti di sanatoria come per gli anni precedenti? forse di qualche soggetto che è stato recuperato fra le Onlus dall’Ag. delle Entrate come si può vedere dagli ultimi elenchi 2009 pubblicati il 31/07/11 e che rispetto a quelli del 28/02/11 ne aggiungono 6 (sic)?o invece sono stati presentati ricorsi da Onlus indipendentemente dalla sanatoria non prevista dal Governo e si attendono gli esiti di questi ricorsi? La questione non è di poco conto dato che si tratta di ben 3487 esclusi per un importo di € 6.259.000,00. Attendo una Sua in merito.
    Con stima
    Andrea Vuano

  2. Andrea Vuano on

    Caro Mazzini,
    grazie per la risposta tempestiva come sempre; duole vedere come per una dimenticanza (mancato invio dell’autocertificazione di giugno) una buona parte di quei 3487 eclusi dal 5 per mille 2009 non potrà usufruire di un beneficio che le era dovuto; davvero inspiegabile ( o forse troppo facilmente spiegabile con il fatto che non ci sono più fondi…) la mancata riapertura dei temini per l’invio (sulla falsariga di quanto già garantito dal Governo per gli anni precedenti 2006/07/08) a distanza di quasi dieci mesi dalla pubblicazione degli elenchi dei beneficiari e degli esclusi: è vero che non è ammessa l’ignoranza della legge, ma quando si crea un precedente è chiaro che disattendere l’opportunità di questa “sanatoria” crea ancora più amarezza in chi è escluso; l’unico dato positivo è che numericamente per il 2009 gli esclusi sono più che dimezzati rispetto all’anno precedente, a dimostrazione che è cresciuta di pari passo nel Volontariato l’attenzione a gestire correttamente questa opportunità, anche per riguardo ai tanti sottoscrittori che si sentono defraudati vedendo la propria Associazione esclusa, e il proprio impegno vanificato, per motivi solo formali; vedremo se questo trend positivo si confermerà anche per le liste degli ammessi ed esclusi del 2010; a proposito, non dovevano essere pubblicate entro il 31 marzo di quest’anno? Speriamo che il nuovo Governo passi presto dalle parole (vero ministro Fornero?) ai fatti.
    Con stima.
    Andrea Vauno

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